Tuareg

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lunedì 7 settembre 2015

Sulla teoria del gender e sui ruoli sociali

Postato qui, in due parti; la prima parte: https://www.facebook.com/carlotta.trevisan1/posts/10205011121740931?comment_id=10205011243583977&reply_comment_id=10205013237553825&total_comments=4&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R4%22%7D

Allora:
1. l'emarginazione esiste, e anzi fa morte e distruzione. Dallo Zen di Palermo al CEP di Catania, da Secondigliano a Napoli a Bari Vecchia, da San Basilio di Roma a Loreto di Bergamo, dal Parco Novi Sad a Modena a Quarto Oggiaro di Milano, è tutto un florilegio di sbandati, pronti alla violenza più spicciola per guadagnare, appunto, qualche spicciolo.
L'emarginazione di donne, omosessuali, migranti, "diversi" di vario tipo genere specie colore e così via, è talmente tanto diffusa che, se proprio manca qualcosa alla scuola, è una seria, decisa, energica lotta al bullismo  magari! tu avessi accennato a questo: ma evidentemente dalla scuola ti arrivano solo sporadici echi, per giunta filtrati e mistificati.
Orbene, uno degli obiettivi dell'Educazione di Genere è anche quello di dimostrare al bullo quant'egli sia controproducente per sé stesso e per chi gli è intorno, con i proprî modi e atteggiamenti nei confronti, per l'appunto, dei "diversi", dei deboli, delle donne e  perché no?  degli omosessuali;
2. essere «d'accordo sull'eliminare ogni barriera in campo lavorativo» nei confronti delle donne (bontà tua) ma essere deciso a negare che «la omosessualità è una scelta normale e accettabile» ti rende in ogni caso colpevole di razzismo, ancorché sessuale: ciò perché:
2a. l'omosessualità è una _condizione_ dell'essere umano, non una "scelta" come il colore della maglietta - ormai questa storiella la raccontano solo i cattolici più retrivi;
2b. "normale" e "accettabile" sono valutazioni dell'essere umano (normale deriva da norma, e la norma è scelta dall'essere umano), che come tali fanno il paio, per l'appunto, con la norma saudita d'impedire alle donne di conseguire la patente di guida "perché donne". Se avete bisogno di altri duemiladuecento anni, perché voi adamiti capiate con Eratostene che la Terra è sferica e che «non bisognerebbe dividere gli uomini tra barbari e Greci [o tra "normali" e froci, N.d.R], ma secondo le loro qualità, in quanto non solo vi sono Greci pessimi, ma anche “barbari” di alta civiltà» (il tutto in pieno contrasto con Aristotele, dei cui errori evidentemente vi fate ancora fieri vessillferi), affari vostri, noi andiamo avanti;
3. nessuno, mai, in nessun tempo e in nessuno spazio, in nessun universo e in nessuna parte di questo pianeta, ha mai sostenuto che «per capire cosa sei devi almeno provare una volta». Anche questa è una menzogna, tipica degl'integralisti cattolici; ai quali l'idea che la realtà valichi quanto scritto da un vecchio ebreo tremiladuecento anni fa, evidentemente fa venire loro l'orticaria. Che si grattino, o se almeno credono che anche la medicina assente sul loro librone serva a qualcosa, usino un antistaminico topico;
4. conosco molto bene gli Standard per l’Educazione Sessuale in Europa, fosse solo perché nella scuola ci lavoro: dimmi che cosa ti perplime di quel documento, e vedrò di spiegartelo in parole più povere;
5. adesso, analizziamo il documentario che mi hai sottoposto [questo: https://www.youtube.com/watch?v=2qx6geFpCmA , N.d.R.]. Esso «è stato sottotitolato e proiettato presso l'Auditorium Antonianum a Roma, il 19 Maggio 2014, durante l'incontro intitolato "Contro i Falsi Miti di Progresso" con l'intervento di Padre Maurizio Botta, Costanza Miriano, Marco Scicchitano e Mario Adinolfi», quest'ultimo famoso per essere, al pari di Paola Binetti, Francesco Rutelli e, secondo me, Matteo Renzi stesso, la quinta colonna democristiana a sinistra  c'è anche a destra, vedasi Roberto Formigoni, Letizia Moratti e Marcello Pera. Mi sembra evidente che il documentario sia clamorosamente di parte: altrimenti, sai quanto avresti aspettato per vederlo proiettato lì.

La seconda parte: https://www.facebook.com/carlotta.trevisan1/posts/10205011121740931?comment_id=10205011243583977&reply_comment_id=10205013238313844&total_comments=5&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R3%22%7D

Ora, pure ammesso che in Norvegia abbiano sbagliato protocollo, problemi loro: la parità di genere è, e dev'essere, in punta di _diritto_. Le differenze biologiche esistono, dagli ormoni (testosterone vs. progesterone) alla massa muscolare, dalla voce al cervello  tutte caratteristiche facilmente dimostrabili. Le donne presentano una suscettibilità alle patologie differente dall'uomo, essendo alcune malattie più caratteristiche dell'uomo e altre più diffuse nella donna; ciò per motivi genetici, ormonali, comportamentali e perfino dovuti all'assetto anatomico-funzionale.
Ci metto anche questo: il rapporto tra maschi e femmine nelle varie fasce d'età cambia fin dal concepimento. Se alla nascita sono presenti 1,1 maschi per ogni femmina, nella popolazione adulta i valori tendono a riavvicinarsi e oltre i sessantacinque anni le donne sono in maggioranza. Tuttavia il rapporto fra la popolazione dei due sessi è molto influenzato da fattori locali quali guerre, politiche demografiche dei singoli stati (immigrazione, politica del figlio unico) e abitudini sociali in alcuni paesi in via di sviluppo (aborto e infanticidio femminile).
Ancora: le donne bevono meno e meno regolarmente alcolici, fumano meno  ma ultimamente questo rapporto si sta ribaltando nei Paesi del Primo Mondo a favore, diciamo così, delle donne; usano in minor misura droghe ricreative, hanno generalmente minori indici di massa corporea, tendono ad andare più frequentemente dal proprio medico o in ospedale, usano maggiori misure preventive in ambito salutistico. Inoltre le campagne di controllo medico a livello nazionale nei confronti di alcune patologie femminili gravi come il tumore della mammella e il tumore dell'utero hanno permesso di ridurre la mortalità di tali patologie. Le donne hanno anche una minor mortalità per incidenti e atti violenti.
Perciò, che cosa vogliamo? Al punto 2a ti ho già scritto della «norma saudita d'impedire alle donne di conseguire la patente di guida "perché donne"»: ecco, è questo che vogliamo combattere. Le donne possono guidare, così come possono studiare la matematica e le materie scientifiche, così come possono fare carriera politica o economica, e diventare amministratrice delegata; ed essere perfino altamente professionali.
Stesso identico discorso per tutte le manifestazioni della sessualità umana (omo- etero- bi- trans- a- anti- e qualsiasi altra sessualità mi fossi dimenticata): gli omosessuali, come le donne, possono guidare, così come possono studiare la matematica e le materie scientifiche, così come possono fare carriera politica o economica, e diventare amministratore delegato; ed essere perfino altamente professionali.
Se poi una donna vuole diventare infermiera, mentre un uomo vuole diventare mediatore internazionale, ben vengano: ma che nessuno dica che un omosessuale (uomo) _deve_ diventare estetista "perché omosessuale", o che un'omosessuale (donna) _deve_ rinunciare ad avere figli, perché altrimenti "diventano omosessuali"; perché è falso  punto.
Spero di essermi spiegato.

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